Che cos’è Google BERT
Google Bert: l’ultimo update dell’algoritmo di Google
Google Bert si basa su una tecnica di rete neurale artificiale tale da permettere al motore di ricerca di comprendere meglio il linguaggio naturale con cui gli utenti manifestano il proprio search intent nelle query di ricerca.
Per tutti coloro che lavorano nel campo del marketing digitale questa è una novità piuttosto significativa, in grado di spostare le scelte digitali aziendali.
Questo aggiornamento il 9 dicembre 2019 è stato rilasciato in più di 70 lingue, tra cui anche l’italiano, generando però meno effetti rispetto a quelli attesi. Le oscillazioni in Serp ci sono state ovviamente ma non è accaduto quel terremoto che si temeva.
Google BERT
BERT è acronimo di “Bidirectional Encoder Representations from Transformers” ed è l’ultimo update dell’algoritmo di Google basato su una tecnologia che consente al browser di comprendere meglio il linguaggio degli utenti. Ormai, infatti, quasi tutte le ricerche online vengono fatte con le espressioni comunemente usate quando si parla anziché soltanto per parole chiave come avveniva in passato.
Le query diventano sempre più lunghe e conversazionali e le preposizioni all’interno di esse assumono un ruolo decisivo poiché, a seconda dell’interpretazione, possono modificare in maniera sostanziale il significato della frase. Ecco quindi che diventa fondamentale per il motore di ricerca cogliere il search intent degli utenti.
Ciò permette di fornire agli utenti delle risposte precise e attinenti, soddisfacendo i loro bisogni. In particolare, Goole BERT impatterà su circa il 10% delle risposte elaborate, rendendo molto più semplice per gli user trovare i contenuti migliori su Google.
Cosa dice Google sull’algoritmo BERT?
La nota società ha spiegato che il motivo alla base dell’introduzione di Google BERT è stata la necessità di rendere le ricerche online più semplici e veloci, quindi più efficaci. Per far ciò, è stato necessario implementare delle funzionalità che consentissero all’algoritmo di comprendere il linguaggio naturale usato dagli utenti per fare le ricerche sul web.
Nel concreto, ciò ha significato insegnare all’algoritmo come mettere in relazione ciascuna parola con le altre contenute nella stessa frase per coglierne il contesto.
Più efficaci grazie a BERT saranno anche le ricerche fatte con Google Assistant vale a dire l’assistente vocale che fornisce risposte attraverso Android o i dispositivi che fanno uso dell’Intelligenza Artificiale.
Come funziona Google BERT?
Dopo il lancio dell’algoritmo BERT, in molti si sono limitati ad indagare cosa fosse e perché è stato introdotto. In pochi hanno, invece, cercato di approfondire come funziona questo update dell’algoritmo, tema su cui cercheremo di fare chiarezza proprio in questo paragrafo.
Google BERT utilizza Transformer, un modello al computer basato su una rete neurale artificiale che imita il funzionamento dei neuroni del cervello umano. La caratteristica di questo sistema consiste nell’includere un meccanismo di codifica “bidirezionale” che legge contemporaneamente la sequenza di parole inserite.
Google BERT,: elaborando simultaneamente ciascun termine, è in grado di comprendere il quadro generale di cui si parla ed il senso che l’utente voleva dare a ciascuna parola e preposizione in quel determinato contesto.
Google BERT: qualche esempio
Vediamo ora alcuni esempi proposti da Google sul suo blog per spiegare come cambia la SERP dopo l’introduzione di Google BERT:
Esempio 1: digitando la query “2019 brazil traveler to usa need a visa” prima dell’update dell’algoritmo, il browser forniva in risposta dei link utili per i cittadini US intenzionati a spostarsi in Brasile. Il search intent corretto, però, non è questo bensì quello di capire se i viaggiatori brasiliani diretti in US hanno bisogno di un visto. L’algoritmo aggiornato interviene cogliendo l’intento di ricerca esatto grazie alla sua capacità di comprendere il reale significato del termine “to”.
Parola di Google.
Facciamo un esempio: alla domanda “can you get medecine for someone pharmacy” il vecchio modello rispondeva in maniera generica, spiegando come fare a ritirare dei farmaci con prescrizione. Ora, invece, il sistema elabora correttamente il significato della parola “someone” captando perfettamente il search intent. Risponde, infatti, spiegando come una persona può prendere farmaci con prescrizione per conto di qualcun altro.
Effetti poco impattanti
Non si sono riscontrati, infatti, cambiamenti rilevanti sulla SERP, anzi si può dire che fondamentalmente i link di risposta sono rimasti inalterati, a parte alcune oscillazioni.
Pochi sono stati anche gli impatti sulla SEO dell’aggiornamento dell’algoritmo. Quest’ultimo si concentra, infatti, sull’analisi delle query e non sulle singole pagine web, il che porta ad una nuova e diversa visione del ruolo del SEO Copywriter. Se prima questa figura si occupava di scrivere per il motore di ricerca, considerato una macchina a tutti gli effetti, ora invece è chiamato a scrivere direttamente per i lettori e a puntare sulla qualità e sull’originalità dei contenuti.
Rimane ancora un mistero quale sia il complesso meccanismo che interpreta le domande degli user e gestisce il posizionamento dei link nelle pagine dei risultati. Di certo non è una casualità: si tratta di una strategia del colosso statunitense per evitare che i gestori dei siti web usino a proprio vantaggio queste informazioni per posizionarsi in alto sulla SERP, a scapito dei propri concorrenti.
In tal modo, invece, tutti sono spronati ad offrire contenuti di qualità per battere i competitor, destreggiandosi in una guerra ad armi pari dalla quale solo i più bravi e meritevoli potranno uscirne vittoriosi.
In questo breve approfondimento abbiamo introdotto alcuni elementi per comprendere cos’è Google BERT, come funziona e quali effetti ha generato. Chi trae più beneficio da queste novità sono sicuramente gli utenti che potranno raggiungere informazioni più pertinenti laddove le stanno cercando, con risposte sempre più precise ed esaurienti.
L’invito rivolto ai SEO Copywriter è quello di focalizzarsi sui contenuti e sulla produzione di articoli di valore che siano esaustivi e pertinenti, per non perdere il passo nei confronti di Google e del più recenti aggiornamenti nel campo della Search.
Se vuoi capire quali azioni puoi fare per ottimizzare i contenuti del tuo sito web in ottica SEO, non devi fare altro che scriverci qui.