La strategia digitale di comunicazione
Introduciamo cosa significa adottare una strategia di comunicazione nell’epoca digitale e lo facciamo citando alcuni passaggi che troviamo fondamentali per chiunque voglia adottarne una per la propria azienda.
Vogliamo lasciarvi in quest’ottica alcuni spunti che abbiamo trovato interessanti dopo aver letto un buon libro al riguardo: “La strategia digitale di comunicazione” di Livio Milanesio ed Andrea Passadori (ed. Editrice Bibliografica).
Ci teniamo a precisare che quello di cui parliamo è a tutti gli effetti un libro con una solida componente narrativa e non un manuale. Questo è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione per chiunque cerchi una lettura agevole e semplice, comprensibile ed efficace. Ma veniamo all’aspetto più importante: perché è necessario adottare una strategia in quest’epoca fatta di visibilità e molteplici strumenti?
Questa prima domanda è l’incipit di una serie di altre domande alle quali attraverso i contenuti espressi dagli autori, riusciremo a tracciare una linea da seguire che può trasformarsi in azioni: “Il tutto nasce dalla necessità di dare una direzione alle progettazione di strategie di comunicazione che hanno come strumento primario delle domande.”
E a queste domande è importante non dare delle risposte ma dare una direzione. Per questo abbiamo trovato interessante l’approccio che vede esprimere “una sorta di collezione di quelle domande necessarie per cominciare a progettare una comunicazione efficace. Senza le domande giuste i migliori strumenti rischiano di essere sotto-utilizzati o utilizzati a sproposito con un grande dispendio di risorse, scarsi risultati, cocenti delusioni.”
È altresì fondamentale la dichiarazione d’intenti che viene espressa verso chiunque si affacci al mondo della strategia digitale di comunicazione, perché nello specifico “questo libro nasce dalla necessità di dare una direzione alla progettazione di strategie di comunicazione che hanno come strumento e “campo di gioco” il mondo digitale. Un ambito non più nuovo ma che ha la caratteristica di cambiare continuamente introducendo periodicamente strumento e modalità che cambiano radicalmente il modo di comunicare. Tre esempi su tutti: la digitalizzazione delle informazioni, gli strumenti mobile e la diffusione dei social network.”
Su questo punto è importante il preambolo che contestualizza tutti contenuti che saranno indagati, perché “viviamo in un periodo di confine della storia dell’umanità, un momento nel quale nuove tecnologie supportano e a volte a soppiantano vecchie tecnologie e abitudini creando opportunità diverse, nuovi comportamenti e anche un bel po’ di confusione. Il mondo digitale è nella sua adolescenza: per molti è una novità, per tanti un dato di fatto, un elemento naturale della propria quotidianità, per alcuni un’ulteriore occasione per essere esclusi dalle opportunità del mondo contemporaneo. Per tutti un continuo movimento pieno di scossoni che porta innovazione, conflitto, errori e miglioramento della vita.”
Venendo al sodo, quindi cosa fa lo stratega? Elabora strategie.
E l’Enciclopedia Treccani definisce strategie:
sostantivo femminile. Nell’arte militare, la tecnica di individuare gli obiettivi generali e finali di una guerra o di un ampio settore di operazioni, di elaborare le grandi linee di azione, predisponendo i mezzi per conseguire la vittoria (o i risultati più favorevoli) con il minor sacrificio possibile: problemi, trattati, manuali di strategia; s. offensiva e difensiva; alta s.; s. terrestre, navale e marittima, aerea; s. nucleare; s. integrata; grande s. o s. nazionale, in cui la tecnica militare è strettamente correlata con quella politica ed economica.
Questo è ciò di cui si occupa (anche in comunicazione digitale) uno stratega, individuando e definendo il “progetto” di una battaglia, le linee principali, gli obiettivi. La strategia è quella che avvia il processo ponendosi domande:
- cosa vogliamo ottenere
- da chi lo vogliamo ottenere
- in che modo lo potremo ottenere
“La strategia è prima di tutto l’idea che sta dietro all’utilizzo degli strumenti di comunicazione per ottenere un certo “effetto” su coloro a cui è rivolta la comunicazione. La strategia è insieme il movente, lo stile, il ritmo, la direzione, la velocità, l’ampiezza di un’azione di comunicazione. Senza quell’idea gli strumenti rischiano di girare a vuoto, di non ottenere alcun risultato, di consumare risorse senza ottenere nulla in cambio.”
Quello che troviamo importante e davvero di valore definire, è lo scopo molteplice che ha il poter apprendere cos’è una strategia. Questi contenuti non servono agli addetti ai lavori, ovvero a coloro che si occupano di comunicazione in maniera diretta o indiretta, ma servono a chiunque abbia intenzione di scoprire qualcosa di più relativamente alle azioni che può mettere in pratica per la propria azienda, il proprio negozio, la propria attività in generale. Certo, l’ambito è sicuramente più lavorativo che non, ma non si sottrae dalla capacità di parlare a chiunque voglia adottare un mezzo per apprendere tecniche e direzioni, “aiuta lo svilupparsi di un confronto tra i colleghi per la creazione di un progetto efficace, verifica nel corso dello sviluppo che gli obiettivi siano perseguiti correttamente. Inoltre valuta le performance e propone miglioramenti e correzioni del progetto.”
Il racconto e i personaggi.
Uno degli aspetti fondamentali è il racconto di sottofondo che ci accompagna lungo tutto il tragitto esplorativo. Troviamo personaggi, luoghi e storie, uno su tutti, L’adagio, un agriturismo nell’entroterra ligure, a pochi chilometri dal mare, tra gli uliveti dei primi rilievi dell’Appennino ligure. In particolare sorge nella Valle Argentina, sopra Arma di Taggia, il regno delle caratteristiche olive taggiasche. L’agriturismo è stato appena ristrutturato da un antico frantoio ed è gestito da una famiglia di frantoiani che lavora in valle da ameno quattro generazioni. Accanto all’agriturismo c’è il frantoio attuale che produce dell’ottimo olio.
Abbiamo come co-protagonisti Sara e Marco, che sono in cerca di una piccola vacanza e stanno valutando di andare nel nostro Agriturismo.
Come possiamo offrire loro un’esperienza che contempli il nostro agriturismo piuttosto che un altro?
Questo è il racconto al quale partecipiamo, dal quale esploriamo attraverso domande e fasi narrative tutto quello che è possibile instaurare adottando una strategia, dal punto di vista della comunicazione, degli strumenti e dei percorsi. Ci troveremo ad indagare obiettivi, tempi e risorse oltre che metodi e diverse modalità di approccio.
Se sei arrivato fino a qui, non ti resta che andare oltre.